Brioche siciliana, con o senza tuppo




Erano anni che cercavo di ottenere il sapore e il profumo di queste brioche, le irraggiungibili brioche siciliane che si riempiono di gelato o granita, creando un'accoppiata fra le più buone mai provate.
Con la memoria cercavo di ricordare le migliori brioche che mangiavo, sia per sapore che per consistenza, ma non ero mai soddisfatta completamente.
La vera brioche ha un sapore particolare, agrumato, vanigliato, e una sofficità incredibile. Lo si vede perchè, appena tirate fuori dal forno, formano delle rughette e ammaccature, e se le mordi rimane l'impronta. Ad Agrigento di solito le fanno senza tuppo, e così le ho fatte anch'io.
Dopo tanto provare, dopo aver consultato mille ricette, sono arrivata a un risultato che rispecchia le mie aspettative, e ho esultato! Ho fatto subito assaggiare queste brioche ad altre siciliane, e mi hanno confermato una cosa che quasi non volevo ammettere, che mi dicevo sottovoce ma non volevo affermare con sicurezza per non sembrare presuntuosa. Ma assicuro che io non ho aperto bocca, sono state loro a dire che sono migliori di quelle mangiate in Sicilia! Onestamente anch'io le ho trovate più saporite, e di solito sono molto critica con me stessa, ma magari mi sbagliavo.
Questa è la ricetta che incontra i miei gusti, rispetto ad altre versioni che avevo provato in passato le ho fatte un pochino più dolci.
Ringrazio tutte le blogger che negli anni hanno condiviso in rete le loro conoscenze (sono tante e non ho idea di chi siano o delle ricette di ognuna, sono pagine visitate come facciamo tutti nel corso del tempo, ancora prima di pensare anche lontanamente ad aprire un blog), perchè dopo mille tentativi e aggiunstamenti, mi hanno fornito sicuramente gli spunti per arrivare a questo risultato. Devo provare a sostituire metà del latte con l'acqua, come fa Paoletta di Anice e Cannella nella sua ricetta, ma mi sento di condividere la mia idea di brioche.
Lo stesso impasto, diminuendo lo zucchero da 240 g a 180 g, si può utilizzare per realizzare dei paninetti ovali che in Sicilia vengono chiamati sandwich, e vengono farciti con prosciutto, formaggio e maionese, o con qualsiasi altro ripieno salato.



Ricetta

650 g di farina 0 forte o manitoba
350 g di farina 00
240 g di zucchero
590/600 ml di latte (dipende da quanto assorbe la vostra farina)
150 g di strutto (potete usare il burro ma lo strutto rende le brioche più soffici)
2 uova
1 cubetto di lievito fresco
2 cucchiaini di pasta di vaniglia
4 cucchiaini di miele
2 cucchiaini di sale
scorza di un'arancia bio grattugiata (o limone)

Consiglio di usare un'impastatrice.
Con lo scudo della planetaria michiare le farine con il lievito sbriciolato e lo zucchero, e aggiungere il latte poco alla volta, fino ad averlo assorbito completamente.
Quando si sarà formato un impasto compatto unire un uovo alla volta, facendolo assorbire prima di aggiungere il successivo. Fate in modo che l'impasto si ricompatti prima di unire il resto.
Aggiungere la scorza di arancia, la vaniglia, il miele, e successivamente lo strutto, poco alla volta.
Lavorare il composto fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Quando si staccherà dalle pareti della ciotola sostituite lo scudo con il gancio a uncino, unite il sale e lavorate fino a quando sarà ben raccolto intorno ad esso. Per incordare più velocemente ribaltate ogni tanto l'impasto, e aumentate la velocità quando avrete inserito tutti gli ingredienti.
Formate l'impasto in una sfera liscia e mettetelo a lievitare al tiepido per almeno 2 ore, o fino al raddoppio.
Sgonfiate leggermente, porzionate delle palline da circa 60 g, mettetele a lievitare in teglia coperte da pellicola per circa 1 ora, 1 ora e mezza, o finchè vi sembrano raddoppiate.
Spennellate con un mix di uovo e latte e cuocete a 180° per 15/20 minuti.
Potete congelarle e scaldarle per qualche minuto prima di consumarle, saranno morbidissime.




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